La notte dei Gong – La notte delle vibrazioni profonde
Un viaggio senza tempo con l’armonia celeste delle sfere
Partecipare a un bagno di Gong permette di superare lo stress, calmare le tensioni e mettersi in contatto profondo con sé stessi e con la propria interiorità. Molti templi buddisti accompagnano le sessioni di meditazione e preghiera al suono di Gong e campane
L’estate è alle porte: accogliamola con vibrante entusiasmo
La Notte dei Gong …. un volo …. come un aquilone e il suo filo …
La Gong Puja è un’immersione nel suono dei Gong della durata di circa 8 ore, meglio nota come Notte dei Gong. Comincia intorno alle 22.00/22.30 e termina verso le 6.30/7,00 del mattino.; 480 minuti di suono ininterrotto, che equivalgono a dieci bagni di Gong, uniti in un’unica grandiosa esperienza verso la consapevolezza e l’illuminazione.
I partecipanti si risveglieranno avvolti dalle vibrazioni di antichi strumenti (campane tibetane e di cristallo) che, con la loro potente frequenza donano chiarezza, coscienza e sintonia con l’universo.
Il beneficio della Gong Puja è una ricarica energetica potente associata a un diffuso senso di pace.
Questa tradizione, nata per volere di Yogi Bajan con l’intenzione di nutrire il corpo olistico di ognuno di noi, non fa riferimento a nessun culto in particolare, bensì all’opportunità per ciascuno di ritrovare un contatto con la sacralità della vita e della propria essenza.
La cerimonia si aprirà con una breve ma speciale preparazione alla notte con una sessione di Yoga Nidra che preparerà il campo energetico di tutti i partecipanti aiutandoli a formulare una propria intenzione e ad affidarla alle energie dell’inconscio. Poi, i due Gong Masters si alterneranno tutta la notte agli strumenti, curando i volumi del suono, che saranno sempre controllati e costanti, regalandovi una coccola preziosa e accarezzando con dolcezza mente, anima e corpo fisico.
Sarà come un volo di aquilone, il cui filo è il piacevole sottofondo vibrante che cullerà il vostro sonno notturno fino all’alba.
Considerando e tenendo nel cuore la profondità dell’esperienza, diventa ovvio arrivare nel rispetto dell’orario di inizio, entrare nel luogo di svolgimento e preparare il proprio posto con un atteggiamento di silenzio interiore ed esteriore, che permette di instaurare il collegamento diretto con la potenza della sacralità della cerimonia.
Per avere un confort adeguato è preferibile indossare abiti comodi, avere un materassino o una piccola sedia a sdraio, coperta, cuscino, acqua in bottiglia. Ci si posizionerà sul pavimento e lo spazio a disposizione è della larghezza di un materassino da yoga considerando anche un adeguato distanziamento tra le varie postazioni. Chi lo desiderasse può munirsi di una benda o mascherina oscurante per gli occhi. Al mattino, prima di salutarci, ci sarà la colazione condivisa che sarà compresa nella quota di partecipazione.
Poiché lo spazio è limitato è necessaria la prenotazione.
LA FORZA VIBRAZIONALE DEL GONG
È noto che il gong è lo strumento che genera l’energia più elevata.
Il gong è uno dei più antichi suoni creati dall’uomo, risalente a oltre 5.000 anni fa, svolge un ruolo importante nelle cerimonie, nei rituali e nelle guarigioni in culture tra cui Cina, Myanmar, Afghanistan, Grecia, India, Sud America e Africa.
I suoni e le vibrazioni del gong hanno un rapido effetto sul cervello e sul corpo. Durante le pratiche di armonizzazione, ci spostano dal nostro stato di veglia (onde Beta) a uno stato più rilassato e calmo (onde Alfa), quindi a uno stato riposante (onde Theta) e infine a uno stato meditativo (onde Delta) profondamente rilassante.
Fanno rallentare i ritmi del cervello, il cuore e le frequenze respiratorie e aumentano il rilascio di sostanze chimiche come melatonina, endorfina e dopamina che sono collegate a sentimenti di benessere e maggiore chiarezza mentale.
Da millenni il suono del gong è adoperato per risvegliare stati profondi di coscienza, per espanderla ed eliminare squilibri energetici. L’antica tradizione cinese che utilizzava i suoni e le vibrazioni del gong per attivare profondamente il sistema corpo-mente è ancora largamente applicata.
Il suono del gong vibra in unisono con le linee energetiche del corpo e le pone in equilibrio. Il suo effetto benefico riesce a toccare anche persone non udenti o persone con problemi di udito che riescono a percepire comunque le sue vibrazioni potenti a livello epidermico e profondo.
Quando: sabato 18 giugno, h. 21.30 presso ARYMO
BIBLIOGRAFIA:
- Roberta Bottari – Gong strumento di trasformazione. Suoni e vibrazioni per ritrovare l’equilibrio e l’armonia – DO it Human Editore