Le Asana e il ciclo mestruale
[Gabriella Cella Al-Chamali – I SEGRETI DELLO YOGA]Tenete sempre presente il “sentire” perché è ciò su cui tutta la disciplina yoga si fonda. Dimenticate per ora il “capire” con l’intelletto, con la ragione, con la razionalità, perché non fanno altro che allontanarvi sempre più dalla percezione di voi stessi
La pratica dello yoga in una modalità dolce, nell’ascolto del corpo e dei suoi ritmi, è generalmente raccomandata durante il ciclo mestruale perché allevia il gonfiore, lenisce il dolore e contribuisce a regolarizzare l’umore. E’ però raccomandata la conoscenza e l’osservanza di piccole ma importanti cautele.
Raccogliendo il suggerimento della maestra Gabriella Cella, vorrei dare indicazioni sulle posizioni da evitare e su quelle che andranno ad equilibrare alcuni aspetti relativi all’intensità del flusso mestruale.
Le Asana da evitare
Sono quelle capovolte è cioè tutte quelle posizioni che portano bacino ed addome al di sopra del capo, perchè potrebbero impedire al sangue di fluire normalmente formando un ristagno nell’utero.
Evitiamo dunque le posizioni sulla testa come Shirsasana e quelle che portano la testa al di sotto dell’ombelico come ad esempio Sarvangasana, la posizione della candela o Sethuasana, la posizione del ponte.
Shirsasana Sarvangasana Sethuasana
Vanno inoltre evitate le pratiche che hanno una forte azione sull’addome come ad esempio Navasana, la posizione della barca e Dhanurasana, l’arco.
Anche i bandha e cioè le contrazioni del pavimento pelvico (Mula-bandha) e dell’addome (Uddyana-bandha), sono da evitare.
Navasana Dhanurasana
Aumentare il flusso
I piegamenti in avanti e le chiusure dell’addome portano all’aumento del flusso sanguigno. Un esempio di queste asana sono pashimottanasana o ugrasana, la posizione terribile è quella di Adity, la stella.
Pashimottanasana Adityasana
Diminuire il flusso
I piegamenti laterali invece aiutano a diminuire il flusso quando questo è abbondandante.
Un esempio è Mahamudra, il grande gesto.
Mahamudra