“L’intenzione pura qualifica le nostre azioni”
Per il nuovo anno niente liste di obbiettivi, ma una sola, chiara intenzione.
[Bhagavad Gita]Quando l’intenzione è retta e pura, non dobbiamo più curarci dei frutti dell’azione
In questi ultimi giorni dell’anno alzi la mano chi non ha cominciato a pensare alla lista di cose da realizzare nel 2020. Chi non ha ascoltato l’oroscopo o cercato nelle riviste le previsioni per il futuro. Nel tempo mi è capitato di scrivere sulla pagina del primo gennaio le mie improbabili liste di obbiettivi per poi scoprire il 31 dicembre di averle perfino dimenticate!
Ho quindi smesso di fare liste per il futuro perché ho scoperto che è preferibile, e molto più efficace, concentrare gli sforzi sulla definizione di una intenzione che sia personale e pura, sul creare una frase, un’affermazione, chiara e semplice che la definisca.
Quando abbiamo trovato la nostra vera intenzione, attraverso un processo interiore fatto di domande e di attese, di ascolto e auto-osservazione allora il suono di quelle parole potrà risuonare cristallino più e più volte nelle nostre giornate. Potrà essere uno dei primi pensieri appena svegli, una frase che ci sostiene nei momenti di difficoltà, la ninna-nanna che ci accompagna nel sonno alla fine della giornata.
Creare la nostra pura intenzione non è un processo banale che si realizza a tavolino in dieci minuti come la lista della spesa, è qualcosa che parte da una domanda profonda: “di cosa ho bisogno adesso per essere serenamente me stessa, completamente integrata e risonante con la vita che conduco”? Le prime risposte arrivano dalla mente che è sempre pronta a fornire soluzioni a buon mercato (un nuovo lavoro, un nuovo compagno, un corpo più sano, giovane, desiderabile …) ma non è alla mente discorsiva che dobbiamo rivolgerci.
Occorre andare più a fondo con interesse e amorevole curiosità per incontrare l’ostacolo interiore che ci impedisce di essere felicemente noi stessi. Questo ostacolo lo scoviamo portando una rigorosa consapevolezza al nostro agire quotidiano, alle reazioni emotive che lo accompagnano, ai “drive” (le motivazioni interiori) che ci muovono o che ci bloccano totalmente.
Questa attenzione curiosa e tenera nei nostri confronti potrebbe portare alla luce delle forze che ci obbligano a reagire sempre allo stesso modo quando ci troviamo in difficoltà, quando usciamo dalla nostra “comfort-zone”, quando veniamo messi in discussione. Spesso l’ostacolo è la paura in tutte le sue declinazioni – paura del fallimento, del giudizio degli altri, della delusione, di perdere il controllo. In altri casi è la mancanza di auto-stima, in altri è un maledetto perfezionismo che ci porta all’esaurimento delle nostre risorse e a un continuo senso di insoddisfazione. Ognuno di noi coltiva nel proprio cuore un piccolo-grande demone che ha bisogno di essere scovato, accolto e abbracciato per poter essere addomesticato e diventare il punto di partenza di una nuova modalità di essere.
[Antonio Nuzzo]Sono le nostre intenzioni che colorano le nostre azioni
Una volta scovato il demone è facile trovarne l’antidoto, che non è qualcosa che lo distrugge, ma una qualità che ci aiuta ad integrarlo e a superarlo.
A questo punto è importante formulare la giusta intenzione che possa sostenerci ogniqualvolta ci sentiamo ostaggi del nostro mostriciattolo. L’intenzione va cercata scrivendola, nella maniera più semplice e risonante, in una frase breve affermativa formulata al presente, come se quelle condizioni che auspichiamo in noi, fossero già realizzate.
Questo lavoro interiore appartiene alla sfera yogica dei “chakra superiori”, quelle facoltà che impariamo a sviluppare con la pratica avanzata, che ci consentono concentrarci e di visualizzare in maniera molto concreta la modalità dell’essere che auspichiamo per noi, di vivere a contatto con sensazioni e sentimenti che accompagnano questa qualità così ricercata e preziosa per noi.
In questi ultimi giorni mi è arrivato per posta un libricino prezioso che mi sta ispirando nel definire la mia intenzione di quest’anno:

Ani Trine – LITTLE BOOK OF AFFIRMATIONS, 52 Illustrated Practices for a Peaceful and Open Mind
Troverete il mini-libro nella biblioteca di Arymo ma qui di seguito vi cito alcuni assaggi di intenzioni possibili che potrebbero innescare il desiderio di trovare quella che fa per voi …
- Non posso controllare tutto nella mia vita, ma controllo perfettamente le mie reazioni
- In questo momento sono grata per la mia vita
- In questo momento scelgo di lasciare andare l’ansia
- Accolgo con stupore e gratitudine i frutti del mio agire
- Sono centrata e mi muovo attraverso la vita senza paura
- Posso rallentare, fermarmi prima di prendere qualsiasi decisione
(…)
L’intenzione pura sarà il tema del prossimo incontro di Mindfulness che terremo il 12 gennaio.
Pronti con carta e penna e, perché no, con matite e colori cosicché i nostri risultati possano prendere le ali della creatività come nel libretto citato.
Un anno buono e consapevole per tutti.