Raccogliere la sfida del rientro
Esercitare la libertà di fermarsi
[V. Franke]Tra uno stimolo e la risposta esiste uno spazio.È in questo spazio, più o meno dilatato, che risiede il nostro potere e la nostra libertà
I periodi di vacanza sono necessari perché interrompono un flusso. Tutto si ferma e l’accelerazione con la quale normalmente conduciamo la nostra vita si riduce. A volte servono alcuni giorni per sintonizzarsi su di un ritmo che riporti progressivamente corpo e mente in sintonia, di modo che cuore e testa possano tornare a battere all’unisono. Quando questo accade ci sentiamo finalmente più liberi e leggeri cosicché le nostre vacanze diventano un periodo nutriente per tutto il nostro complesso sistema che si rigenera attingendo a nuovi sguardi, nuovi cibi, nuove sollecitazioni, nuove energie.
Tornare al lavoro dopo la vacanza è una sfida.
Possiamo riprendere a testa bassa sull’onda dell’energia accumulata, lasciandoci risucchiare da una routine consolidata in cui la velocità dei processi mentali prende rapidamente il sopravvento sui ritmi più lenti e naturali del corpo. In questo caso basta una settimana per vanificare tutti i benefici acquisiti: ci ritroviamo sopraffatti, sfiniti e assediati dall’ansia.
Oppure possiamo pianificare un rientro consapevole, durante il quale negoziare con corpo e mente un compromesso che ci consenta di accelerare il ritmo delle nostre attività senza perdere contatto con il sentire naturale e saggio della nostra natura fisica.
[Sri K. Pattabhi Jais]Il nostro corpo non è rigido, è la nostra mente ad esserlo.
STEP-BACK, FARE UN PASSO INDIETRO
Fermarsi sistematicamente durante le nostre giornate caotiche è una scelta saggia che presuppone il coraggio e l’ardire di un eroe: quando tutto intorno a noi vortica a velocità incredibile ci sembra naturale continuare a spingere sull’acceleratore.
Eppure, se impariamo a staccarci per il tempo di qualche respiro, scopriamo la straordinaria possibilità di fare un passo indietro e osservarci durante il processo come in un fermo immagine. Per qualche luminoso istante ci accomodiamo nell’occhio del ciclone per assistere come spettatori al flusso concitato dei nostri pensieri, sentire il cuore che accelera, il respiro corto; per accogliere tutti i segnali che il nostro corpo continua a mandarci nostro malgrado: mai provato un senso di chiusura a gola e petto? Un peso allo stomaco o un cerchio alla testa? Mai percepita rigidità a collo, spalle e torace che sembrano chiudersi come una corazza?
In questi benefici istanti in cui tutto si ferma possiamo tastare il polso della vita che accade dentro di noi mentre ci affanniamo a non ascoltare per correre altrove.
In questi momenti di presenza possiamo allentare la presa, concederci qualche respiro lento e profondo, qualche movimento che sciolga e ripristini il fluire della nostra energia.
Fare un passo indietro è un beneficio incomparabile per la nostra mente che interrompe il flusso instancabile dei pensieri. Thich Nhat Hahn, il grande maestro buddista, dice che viviamo con una “radio accesa nella testa”, un flusso inesauribile di pensieri, giudizi, dialoghi, ruminazioni, storie… È questa radio sincopata che urla e ci ottunde obbligandoci ad utilizzare istintivamente sempre le stesse risposte reattive. Ci crediamo liberi, ma non siamo che automi privi di creatività che nella fretta di agire per raggiungere l’obbiettivo si perdono innumerevoli occasioni di vita vissuta e cambiamento.
ARYMO: UNO SPAZIO E UN TEMPO
[Siddhartha Gautama Buddha]Quando ti prendi buona cura del momento presente, ti stai prendendo cura di tutto il tempo, stai mettendo buone radici per il tuo futuro
Arymo è una palestra al contrario, è nato come uno spazio in cui ci si allena a fermarsi.
Tutte le pratiche proposte nella nostra sala accogliente e silenziosa, da Yoga a Feldenkrais, da Mindfulness a Rieducazione Respiratoria, da Danzaregina ad Armonizzazioni Sonore, si fondano su consapevolezza e premurosa presenza.
Se durante il giorno possiamo concederci solo pochi istanti per tirare il fiato, ad Arymo avremo tutto il tempo di recuperare i nostri ritmi perché le discipline proposte non impongono programmi, obiettivi o routine, ma invitano a creare una relazione amorevole e aperta verso noi stessi, i nostri ritmi vitali e le nostre esigenze più profonde.
Già dopo una prima lezione di pratica, la sensazione di benessere è tangibile.
È proprio grazie alla percezione dei benefici che piano piano il nostro organismo prende confidenza con nuove modalità di essere. Avviene un vero e proprio ri-settaggio del sistema nervoso autonomo, impariamo a calibrare l’azione fulminea del Sistema Simpatico (che ci spinge continuamente ad agire, attaccare o fuggire) con quella più morbida del Sistema Parasimpatico (che si attiva per assimilare, metabolizzare, rigenerare).
L’effetto a lungo termine di tutte le nostre pratiche è quello di filtrare a poco a poco nella vita quotidiana. Con il tempo fermarsi diventerà un’esigenza che sentiremo il bisogno di assecondare. Fare un passo indietro diventerà la regola per aprire lo sguardo su nuove prospettive, sia a livello lavorativo che relazionale. La nostra vita comincerà a cambiare in meglio, di pari passo alla relazione con noi stessi.
Investire nelle pratiche di consapevolezza è una decisione strategica per la qualità della nostra vita quotidiana e per il nostro futuro. Significa investire nello stare bene dentro la nostra pelle, indipendentemente da tutto ciò che può accadere fuori da noi, significa tornare protagonisti delle nostre giornate.
Arymo finalmente riapre le porte. Dal 6 settembre una settimana APERTA a tutte le pratiche.
Vi aspettiamo per ricominciare consapevolmente. Per continuare a prenderci cura.
Om shanti
xxx