“Self-Caring”
Assumersi la responsabilità del proprio benessere …
[Ekhart Tolle]Lamentarsi e reagire sono schemi favoriti della mente grazie ai quali l’ego rafforza sé stesso. Per molte persone, gran parte dell’attività mentale-emozionale consiste nel lamentarsi e reagire contro questo o quello. … Potete osservare in voi questi schemi e riconoscere la voce che si lamenta nella vostra testa, per quello che è?
Arymo è nato come uno spazio dedicato alla pratica di yoga, mindfulness e self-care dove questa parola anglosassone riassume perfettamente l’atteggiamento di prendersi buona cura di sé stessi come esseri evoluti, complessi, che sviluppano un amore sano verso la propria persona e la vita che vi palpita dentro.
APRIRSI ALLA DIMENSIONE CORPO-MENTE
Le pratiche di yoga e mindfulness favoriscono un progressivo avvicinamento a quell’area così affascinante e misteriosa che è il nostro sistema corpo-mente.
Attraverso asana e pranayama familiarizziamo con il nostro corpo materico ed energetico, impariamo a sprofondare nella vita che si esprime istante dopo istante, respiro, dopo respiro. Ci si avvicina con coraggio a tutte le sensazioni, positive e meno positive, con un atteggiamento esplorativo aperto e privo di giudizio.
Spesso le immagini delle moderne riviste di yoga non rendono merito al processo profondo che si attiva in ogni asana, trasmettono l’idea di una pratica legata alla forma, alla performance, al superamento dei nostri limiti (per lo più fisici). Ma non c’è nulla di più lontano dalla vocazione reale di queste pratiche millenarie.
La sfida è di penetrare sempre più profondamente dentro la realtà del corpo, invitandolo a rilassarsi, stabilizzarsi, aprirsi, anche nelle condizioni più complicate. La pratica costante ci porta a creare una relazione nuova con il nostro corpo: dialettica, creativa, amorevole, aperta a nuove possibilità.
Attraverso la mindfulness e tutte le pratiche di consapevolezza che la accompagnano si familiarizza con la nostra mente reattiva, discorsiva, assordante che non può fare a meno di tacere un minuto. Questa mente che tanto ci sostiene quando dobbiamo risolvere le faccende concrete della vita quotidiana, ci induce a vivere per buona parte del tempo secondo schemi preconfezionati che abbiamo ricevuto in eredità dalla specie, dalla società in cui viviamo, dalla famiglia che ci ha cresciuto …
Se la ricerca nel corpo è avventurosa quella nella mente è assolutamente affascinante: imparare a osservarsi senza giudizio e a svelare tutti i meccanismi innati che ci obbligano a fare scelte reattive, preconfezionate, disfunzionali è la chiave di volta della trasformazione.
E allora corpo-mente in un tutt’uno che non è mai stato separato, diventano il terreno su cui giocarci la partita della vita in ogni istante.
ASCOLTO: “DI COSA HO REALMENTE BISOGNO ORA?”
[Antonio Nuzzo – I doni dello Yoga]Esiste una correlazione diretta tra lo scorrere ossessivo dei pensieri e la capacità di gestire la respirazione, (…) attraverso il respiro possiamo domare l’energia e influenzare i processi mentali
In questo periodo straordinariamente insolito e incerto sono state sovvertite molte delle nostre abitudini quotidiane: sono cambiati i ritmi, i tempi, le modalità, le relazioni con una ricaduta emotiva ed energetica incredibile su tutto il sistema. Riusciamo a percepire questo cambio di marcia?
Possiamo decidere di raccogliere la sfida di questo tempo lento per portare con l’aiuto della mindfulness un’attenzione ancora più particolare al nostro vivere quotidiano, per evitare di dare vita ad altre abitudini e ritmi rassicuranti, ma forse non del tutto funzionali al nostro benessere. Lo sguardo acuto e amorevole dovrebbe aiutarci a distinguere cosa ci sia effettivamente di aiuto: il giusto cibo, il giusto movimento, il giusto nutrimento intellettuale, la giusta modalità di espressione, dove “giusto” è riferito a una quantità e a una modalità tutta personale, calibrata sul metabolismo esistenziale di ciascuno.
In questo periodo si sprecano consigli, corsi, meditazioni, diete e ricette di benessere. E’ opportuno accogliere tutto con apertura e spirito critico. Uno sguardo mindful ci consente di approcciarci in maniera sistematica all’esperienza con la curiosità di osservare la ricaduta delle nostre scelte sul sistema corpo-mente cosicché sia proprio lui a decidere ciò che è funzionale.
Il rischio altrimenti è di assecondare una mente ansiosa e impaurita che saltella da una proposta all’altra pur di non rimanere inoperosa, con il risultato di sprofondare in altre abitudini, altri comportamenti reattivi che ci richiudono in una gamma ristretta di possibilità. I confini ristretti spaventano eppure a volte ci sembrano rassicuranti, e senza accorgerci ci ritroviamo in gabbie nuove di zecca!
Quando ci troviamo nella modalità “mente-flipper”, quando ci rendiamo conto di essere irrequieti, agitati, ansiosi facciamo un gesto rivoluzionario: fermiamoci a respirare. Affidiamoci al respiro con le sue meravigliose qualità benefiche affinché si prenda cura di noi, ci risetti, ci riporti all’ascolto.
SE ADORI CUCINARE, CONDIVIDI LE TUE RICETTE CON IL MONDO!
[Thich Nhat Hanh]Il momento presente è la sostanza che alimenta il nostro futuro. Perciò il miglior modo di prenderci cura del nostro futuro è quello di prendersi buona cura del nostro presente. Che altro possiamo fare?
Un momento topico della mia esistenza è stato quando una psicoterapeuta mi disse: “signora, deve smetterla di farsi carico degli stati umorali degli altri, ognuno ha il dovere di assumersi la responsabilità delle proprie reazioni emotive e questo, mi creda, è già un bel lavoro!” Questa frase un po’ brutale è stata la mia epifania, è arrivata al momento giusto. Come un pizzicotto ben assestato mi ha dato la scossa e mi ha aperto lo sguardo su una situazione così claustrofobica che mi toglieva il fiato. Da questa frase tutto ha cominciato a cambiare.
Ancora oggi il concetto di responsabilità della propria stabilità interiore ha per me una risonanza incredibile ogniqualvolta mi sento ostaggio di pensieri ed emozioni soffocanti e disfunzionali. Ho imparato a prendermi buona cura di me stessa, a coltivare amicizie e persone “sane” a sostenere interessi e modalità espressive che mi facciano sentire davvero bene. Lo faccio nella certezza che la mia sanità e serenità di base hanno un impatto effettivo su tutto il sistema familiare e sociale che ruota intorno a me.
Oggi più che mai questa verità si dimostra sacrosanta.
A chi come me in questo periodo vive chiuso tra quattro mura auguro di trovare o rispolverare una qualsiasi attività creativa che possa diventare un canale espressivo. Ancora una volta occorre sapersi sintonizzare con le nostre modalità più profonde e diversificate: c’è chi adora cucinare e trascorre ore a contatto con il cibo per dare vita a pietanze che nutrono le persone che ama, ci sono altri che si esprimono attraverso la musica, altri scrivono poesie, altri accudiscono fiori…
Personalmente mi esprimo con i colori e da un po’ di tempo pratico art journaling, una modalità molto creativa di tenere un diario. Adoro sprofondare in maniera mindful nel mondo dei colori e osservare come l’espressione artistica nasca sempre da un gesto della mano su un foglio, dell’occhio su un colore, dei polpastrelli sulla texture di una superficie. Lasciarsi guidare da dentro nell’espressione creativa mi svincola dalla qualità del risultato e mi aiuta ad entrare in un flusso di energia molto positivo che mi sostiene e vivifica.
L’invito di questo periodo è dunque e di trovare la propria modalità espressiva, di approfondirla, perfezionarla e farsi maestro di questa pratica cosicché possa diventare utile a tutti. In questi giorni ci sono migliaia di persone che condividono gratuitamente in rete il proprio estro, le proprie anche strampalate competenze. Io condivido pratiche yoga in versione audio, una cara amica condivide una poesia al giorno, altre le loro ricette. In questa meravigliosa rete ci si incontra per dare vita a relazioni nuove e interessanti in cui ci si svela. E’ così più facile sentirsi vicini e sostenuti dall’energia di tutti.
Mettiamo dunque sul piatto le nostre cose buone: se siamo maestri dell’impastare il pane, mostriamo a tutti come trasformare acqua e farina, se siamo poeti facciamo ghirlande di parole, se sappiamo ascoltare mettiamoci in silenzio vicino all’altro, se sappiamo far ridere, per carità, non tratteniamoci!
Bibliografia:
Ekhart Tolle – Il potere di Adesso
Antonio Nuzzo – I doni dello Yoga
Thich Nhat Hahn – Courage and Compassion